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Cerro Maggiore
Cerro Maggiore (Scerr in dialetto legnanese, AFI: ) è un comune italiano di 14 938 abitanti della città metropolitana di Milano in Lombardia, con una sola frazione (Cantalupo).

L'origine del nome deriva dal latino cerrus che significa cerro, un albero a foglie caduche della famiglia delle querce. L'aggettivo "maggiore" è stato inserito nel 1862, per meglio individuare il borgo distinguendolo dagli omonimi (es. Cerro al Lambro), mettendone in risalto la maggiore estensione territoriale e demografica.

I primi abitatori di questi luoghi appartennero alla stirpe celtica dei Galli, la cui calata nella Valle Padana si concluse verso la seconda metà del IV sec. a.C. La presenza gallica nel territorio non corrispose affatto con un periodo di pace e di prosperità. Risulta difficile, pertanto, determinare la rilevanza che questo popolo ha avuto nello sviluppo delle nostre città.

La lunga e sistematica opera di romanizzazione, avviata da Roma, a seguito della vittoria ottenuta sui Galli nel 196 a.C. presso l’odierna Casteggio, condusse alla radicale rimozione dei segni lasciati dalla civiltà celtica. Nel periodo dell’egemonia romana, in cui importanti colonie (Legnano, Sesto Calende, Somma Lombardo, Castano, per citarne alcune) vennero fondate sulle grandi vie di comunicazione che da Mediulanum (Milano) conducevano ai laghi e all’Ossola, è impossibile distinguere le vicende dei borghi minori da quelle dei centri principali.

I numerosi ritrovamenti di tombe, armi, monete ed utensili testimoniano, tuttavia, che il territorio cerrese, già prima di Cristo, era intensamente abitato. Nel 476 d.C., convenzionalmente indicato come l’inizio del medio evo, l’Impero romano d’Occidente cadde. L’arrivo in Italia settentrionale, nella metà del VI sec. d.C. (568 d.C.), dei Longobardi e la fondazione del loro regno, pose termine al periodo di instabilità politico istituzionale, seguito al tracollo romano.

Nel 774 Carlo Magno, travolta la fragile resistenza longobarda, represse il dominio longobardo nella penisola, inaugurando quel celebrato periodo carolingio che si sarebbe protratto per oltre un secolo. Conseguenze più diretta della conquista franca sulla campagna milanese fu sicuramente la suddivisione del suo territorio in contadi, in numero di cinque. Il contado del Seprio, di Stazzona, di Burgaria e di Lecco; del contado di Milano, faceva parte anche il fondo di Cerro. Le cronache che riferiscono degli avvenimenti del X secolo, periodo nel quale per esigenze di difesa, legate alle frequenti scorrerie degli Ungari e alle rappresaglie dei duchi aspiranti al Regno d’Italia, molti dei borghi si incastellarono, riportano che Cerro venne fortificata. Del castello, munito di solide mura e di una torre, edificato lungo la vecchia strada per Uboldo, non sono però rimaste tracce.

Nel 1176 la Battaglia di Legnano, tra l’esercito imperiale del Barbarossa e la coalizione degli eserciti lombardi, ebbe tra gli scenari anche il territorio cerrese. Alcuni scontri, probabilmente, si disputarono in località Canazza, che è stata parte del territorio di Cerro sino al 1927.

A seguito di disposizioni imperiali, nel 1185, Cerro, insieme ad altri borghi interessati dai medesimi provvedimenti, venne separata dal contado di Milano e aggregata al contado del Seprio. Il Seprio godette della sua autonomia sino al 1287, data in cui i Visconti, signori di Milano, espugnarono la rocca di Castelseprio, disponendone l’abbattimento, unitamente alla distruzione del borgo. Gli influssi derivanti dallo sviluppo mercantile avviato a Milano durante gli anni della signoria viscontea, non produssero, tuttavia, significativi effetti sul fondo di Cerro, che perseverò nella sua vocazione prevalentemente agricola. Quando, nel XVI secolo, Carlo V assunse il dominio del Ducato di Milano, nel territorio lombardo, l’istituzione del feudo era già molto estesa e, nei due secoli successivi, i dominatori spagnoli incentivarono ulteriormente la tendenza alla vendita dei feudi. A tale logica non poté sottrarsi nemmeno la comunità rurale di Cerro che, alle metà del Seicento, fu acquistata come feudo, dal conte Vincenzo Ciceri.

Il Settecento e l’Ottocento furono per Cerro i secoli dello sviluppo agricolo del suo territorio: alla coltura prevalente del grano, si affiancò quella della vite e del gelso, destinate ad una rapida diffusione. All’Ottocento risale l’affrancamento manifatturiero del comune, incentrato sulla tessitura del cotone. Il sistema di lavoro a domicilio, fondato sull’industria casalinga, lasciò progressivamente spazio alle prime grandi fabbriche.

Nel 1898 i Bernocchi aprirono la prima tessitura di Cerro Maggiore. Accanto all’industria tessile sorsero, dopo la prima guerra mondiale, i primi calzaturifici; il numero degli addetti all’industria del cuoio e delle calzature era inferiore solo a quello del settore tessile. Cerro Maggiore inizia così ad attrarre realtà industriali grazie alla forte promozione di Antonio Bernocchi, industriale della moda tessile, che sarà uno dei maggiori mecenati della storia della città, e verrà nominato cittadino onorario. 
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Paese (geografia) - Italia
Bandiera d'Italia
L'Italia ( AFI :, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato membro dell'Unione europea, situato nell'Europa meridionale e occidentale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare unitaria e conta una popolazione di circa 59 milioni di abitanti, che ne fanno il terzo Stato dell'Unione europea per numero di abitanti. La capitale è Roma.

Delimitata dall'arco alpino, l'Italia confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; la penisola italiana si protende nel mar Mediterraneo, circondata dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, e da numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di. Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica, mentre Campione d'Italia è un'exclave italiana.
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